A cura di LeoNilde Carabba con la collaborazione di Margherita Cavallo, Antonella Prota Giurleo, e yukoh Tsukamoto.
Negli spazi accoglienti dell’Alveare, a partire da gennaio fino a giugno 2019, si svolgerà un ciclo di 10 incontri durante i quali le artiste invitate parleranno del processo creativo che guida il proprio fare artistico, delle tecniche e dei linguaggi che le rendono uniche e riconoscibili. Attraverso la presentazione di un numero significativo di opere ognuna di loro rivelerà, in un dialogo intenso con il pubblico femminile, il senso profondo del proprio modo di comunicare e di stare al mondo.
"Attente all’arte. Artiste all’Alveare è il titolo di un progetto complessivo dal doppio significato. E’un invito a prestare attenzione al linguaggio dell’arte, veicolo di conoscenza e verità rivelate e alla sua capacità di commuovere.
GIOVEDI' 20 GIUGNO 2019
DALLE 19,00 ALLE 20,00
Decimo appuntamento
Gretel Fehr
La ricerca artistica di Gretel Fehr è incentrata sul rapporto tra arte e mondo reale, oltre ad aderire alla Scienza delle Soluzioni immaginarie, la ‘Patafisica, della quale è Reggentessa di Fotosfistica del Collage de ‘Pataphysique. Citazioni artistiche e realtà sociali, contrapposte, si fondono, diventando transfert in chiave ironica di mondi e modi. L’uso di materiali di recupero e del mezzo virtuale caratterizzano il lavoro dell’artista.
Biografia artistica
Gretel Fehr è di nazionalità tedesca ma nata Milano dove vive e lavora. Dopo gli studi artistici e il corso di fotografia di Giuliana Traverso, ha lavorato per note gallerie milanesi come Il Luogo di Gauss e lo Studio Bellora. Ha esposto in diverse città italiane e straniere e tra le rassegne annovera quella dell’Istituto di Cultura Italiano a Chicago (U.S.A.), Art Biennal Ankara (Turchia), Artefiera di Monzon (Spagna), Futurshow di Bologna (Italia). Si segnalano inoltre ‘13x17’ Fuori Biennale di Venezia a cura di Philippe Daverio - Fuori Salone del Mobile di Milano presso Nava e Triennale CRT ‘Grafici su Tela’ - ‘Il sindacato Il lavoro’ Camera del Lavoro - Milano.
Segue cena conviviale
INCONTRI PASSATI
GIOVEDI' 12 GIUGNO 2019
DALLE 19,00 ALLE 20,00
Aspetti di una ricerca estetica Incontro con Giuliana Bellini
Nono appuntamento di questa prima edizione di ATTENTE ALL'ARTE - Artiste all'Alveare di Milano dove cultura e convivialità si incontrano in uno spazio accogliente e suggestivo.
Segue cena conviviale
Nel corso della serata saranno proiettate immagini indicative del lavoro dell’artista a partire dal periodo figurativo bidimensionale, passando dalla sintesi di vedute monocrome alla ricerca della tridimensionalità, alle installazioni ambientali sia in interni che in spazi aperti con il coinvolgimento dello spettatore.
Giuliana Bellini, si diploma in pittura e successivamente in grafica all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel 74 la prima personale con paesaggi a olio in monocromo. Dal 1982 inizia a lavorare sul segno e sul colore, sui concetti astratti di linea, punto, superficie, e li trasforma da bidimensionali a tridimensionali, immaginandoli come forme vive. La sua creatività è stimolata dalle forme biologiche, dall’aspetto che assumono le cellule osservate al microscopio e le rappresenta con il mezzo della pittura, olio su tela, acrilici, pigmenti, grafite, materiali come lamine in ottone chiodi dorati, foglie d’argento: interviene con collage e impronte di carte colorate, creando forme tagliate e cucite che lasciano intravvedere lo spazio dietro la tela. Nello stesso periodo realizza opere tridimensionali, usando rete in ferro zincata rivestita a volte con carta velina e colla colorata, a volte con polietilene fuso a caldo: le chiama virus, germi realizza installazioni tenendo conto sia della struttura dello spazio in cui si inseriscono, sia della possibilità di interazione dello spettatore. Nel 2015 pubblica il libro ipotesi attorno al senso di estinzione, edito da Albatros e che costituisce la base teorica a supporto del processo creativo tuttora in atto.
Al termine della presentazione sarà dato un omaggio in ricordo della serata.
Attente all’arte. Artiste all’Alveare è il titolo di un progetto complessivo dal doppio significato, ovviamente voluto. E’ un invito a prestare attenzione al linguaggio dell’arte e al grado di pericolosità che l’arte può assumere. L’incontro del 13 giugno è il nono di un ciclo di 10 incontri a cura di LeoNilde Carabba con la collaborazione di Margherita Cavallo, Antonella Prota Giurleo, e yukoh Tsukamoto. A seguire l’ultimo incontro il 20 giugno con Gretel Fehr.
GIOVEDI' 23 MAGGIO 2019
DALLE 19,00 ALLE 20,00
ANTONELLA PROTA GIURLEO
Fili di donne
Ottavo appuntamento di questa prima edizione di ATTENTE ALL'ARTE - Artiste all'Alveare di Milano dove cultura e convivialità si incontrano in uno spazio accogliente e suggestivo.
Antonella Prota - Giurleo ha insegnato Educazione artistica dal 1968 al 1991, dedicandosi nello stesso tempo all’attività politica e alla pratica politica della relazione tra donne. Dal 1996 pratica la pittura, realizza installazioni ed espone le sue opere. Lavora a partire dall’appartenenza di genere e dal senso che per lei hanno le relazioni con le altre persone e con il mondo. Esprime la possibilità di costruire vita e arte in armonia con sé stessa, con le persone e con la natura.in un percorso che si snoda attraverso i temi delle culture di pace avendo attenzione alle tematiche ambientali, in un fare che prende spesso forma dal recupero e dal riciclo di materiali. Ha curato per il sito d’arte di Oltreluna http://www.women.it/oltreluna la rubricaNatura e cultura e collaborato al sito spagnolo Boeck 861. Collabora saltuariamente con le riviste Leggendaria e Noi donne.Artista e curatrice, ha esposto in numerose personali (Italia, Finlandia, Perù, Messico) e collettive (Italia, Spagna, Finlandia, Francia, Danimarca, Romania, Belgio, Slovenia, svizzera, Turchia, Marocco, Messico, Perù, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Cina, Corea, India, Malesia, Giappone)Ha curato residenze artistiche (In Italia e in Palestina) ed ha partecipato a simposi d’arte (Italia, Finlandia, India, Romania, Francia, Austria, Cina ).Conduce laboratori di arte e di libri d’artista presso biblioteche, scuole, carceri, associazioni.
Al termine della presentazione del lavoro di Antonella Prota Giurleo si svolgerà, con la collaborazione di Serena Fuart, Rita Giacchetti e Antonella Premazzi la performance Il testamento di Maria Helena
GIOVEDI' 9 MAGGIO 2019
DALLE 19,00 ALLE 20,00
Il viaggio delle Erranti
di Nadia Magnabosco e Marilde Magni
Settimo appuntamento di questa prima edizione di ATTENTE ALL'ARTE - Artiste all'Alveare di Milano dove cultura e convivialità si incontrano in uno spazio accogliente e suggestivo.
Nadia Magnabosco e Marilde Magni iniziano negli anni 90 un sodalizio artistico destinato a durare nel tempo. Artiste e insegnanti nella stessa scuola, conducono corsi di creatività per le studentesse nell’ambito del Progetto Giovani in cui uniscono arte, poesia e la loro comune conoscenza della storia femminile nel mondo dell’arte. Nucleo del loro operare insieme è la convinzione che l’arte è politica e consiste nella libertà di elaborare visivamente le storie che viviamo al fine di modificare l’immagine del sé e del mondo intorno. Nella nostra cultura questo ha significato influire con parole e immagini su tutte le forme di discriminazione che minano le possibilità di una crescita libera e creativa delle donne. In collaborazione con altre artiste fondano l'associazione Oltreluna che opererà attivamente sul territorio milanese per nove anni attraverso molteplici iniziative artistiche. Successivamente – sempre avvalendosi del prezioso apporto di una rete di donne e artiste - realizzano il sito Storie di donne nell’arte per testimoniare e valorizzare la presenza femminile nella storia dell'arte dal punto di vista specifico di donne che l'arte la praticano. Negli anni raccolgono più di 400 testi sull’arte delle donne, italiani e stranieri, che ora formano la Collezione Magnabosco Magni consultabile presso la Fondazione Elvira Badaracco di Milano. Proseguono attualmente nella loro esperienza artistica sia individuale che comune come “Erranti” nel doppio senso di donne e artiste che continuano a “viaggiare” insieme nel mondo dell’arte cercando di mantenere sempre vivo il loro sguardo sul fare artistico delle donne.
SEGUE CENA CONVIVIALE
GIOVEDI' 11 APRILE 2019 dalle 19,00 alle 20,00
DIARIO Evoluzione e metamorfosi di un linguaggio Micro personale di Mavi Ferrando
L’appuntamento dell'11 Aprile è il sesto del ciclo di 10 incontri a cura di LeoNilde Carabba con la collaborazione di Margherita Cavallo, Antonella Prota Giurleo e yukoh Tsukamoto
Segue cena conviviale
Una serie di immagini proiettate in sequenza temporale del lavoro dell’artista a partire da quando aveva 10 anni. Dall’ultimo lavoro, qui nella foto, un salto indietro attraverso i decenni per seguire il processo linguistico che lo ha determinato. In esposizione opere di vari periodi.
Mavi Ferrando, genovese, Liceo Artistico a Genova e laurea in architettura al Politecnico di Milano. Dopo una serie di esperienze figurative, pop e informali svolte negli anni sessanta, all’inizio degli anni ’70 comincia ad occuparsi delle forme e della percezione degli oggetti giungendo ad elaborare un linguaggio proprio e provocatorio rasentante intenzionalmente spesso l’assurdo. La sua prima mostra personale è del 1975. Sculture-oggetto in legno che sembrano oggetti d’uso ma che, svuotati totalmente dalla loro funzione, diventano emblematici del fare design e arte. Un linguaggio vagamente post-pop e neobarocco. Di carattere poliedrico si interessa di fotografia, musica, cinema, architettura. Nel tempo l’aspetto dissacratorio e contestatario diventa più sfumato e scompare la simmetria che ha accompagnato i lavori del suo primo periodo. Le forme si scarnificano e introduce il ferro come nuovo materiale. Realizza inoltre numerose installazioni servendosi per le strutture di materiali diversi quali elementi di ponteggi o bancali rielaborati. Le ultime opere sono come delle partiture musicali, contrappunti o cori, linee melodiche che si sviluppano in orizzontale e si accordano in verticale. Scandite da misure rigorose scappano da ogni geometria imbrigliata, bizzarri frammenti di un tutto solo apparentemente caotico.
SEGUE CENA CONVIVIALE
GIOVEDI' 28 MARZO
DALLE 19,00 ALLE 20,00
L’appuntamento del 28 marzo è il quinto di un ciclo di 10 incontri a cura di LeoNilde Carabba con la collaborazione di Margherita Cavallo, Antonella Prota Giurleo e yukoh Tsukamoto
Segue cena conviviale
yukoTsukamoto
nel bosco per caso
Yuko Tsukamoto è nata ad Osaka, Giappone. Si laurea a Tokyo presso l’Università di BelleArti di Musashino in pittura a olio sotto la guida del Maestro Tadamasa Murai. Si specializza in litografia con il Maestro Akikazu Shimizu. Insegna arti plastiche in diversi ambiti scolastici, litografia presso il Centro di Cultura Giapponese e litografia presso l’Università di Kinki Osaka. Nel 1999 fonda la scuola di litografia “Atelier 410 lito”. A Milano dal 2003 frequenta l’atelier “Stamperia d’arte ed Editore” di Giorgio Upiglio e nel 2011 si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
L’artista, conosciuta come yukoh Tsukamoto, durante la sua lunga carriera ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e nel suo paese di origine. Tra le mostre personali più recenti: in Giappone, OsakaJA,Lads Gallery, nel bosco si conversa (2016), orme, il rosso del papavero ( 2018), Kyoto JA, Gallery Raku, l’ombra degli alberi (2016).
In Italia Nun Assisi Relais&Spa Museum con coloriti fiori et herba, a Milano, Associazione Culturale Arte Giappone, kotori (2013), aLocorotondo (BA),Complesso Monumentale di Sant’Anna, la natura non ha progetti.
Le sue parole: quando in una bella giornata passeggio tra gli alberi del bosco, riesco ad avvertire la luce che, attraverso i loro tronchi, gli alberi versano su di noi. Nell’aria fresca e tranquilla del bosco, quando si fissano gli alberi intorno, in questa effusione di luce, possiamo fare degli incontri inaspettati… Sotto i nostri piedi dalle foglie e dagli sterpi secchi si sprigiona l’odore della nuova vita che nasce... Prendo dal bosco questi piccoli doni e ringrazio sempre gli spiritelli silvestri che volano tra i rami degli alberi e tutte le creature che in questo bosco trovano rifugio. E, attraverso questi doni, do espressione alla mia arte
GIOVEDI' 14 MARZO 2019
dalle 19,00 alle 20,00
Margherita Cavallo
Il disegno? La forma più vicina al pensiero
Segue cena conviviale
L’appuntamento del 14 marzo è il quarto di un ciclo di 10 incontri a cura di LeoNilde Carabba con la collaborazione di Margherita Cavallo, Antonella Prota Giurleo e yukoh Tsukamoto
Laureata in architettura Margherita Cavallo è un’artista che vive e lavora a Milano. Ha insegnato Progettazione e Design nei Licei Artistici. Ha curato l’allestimento di mostre didattiche, d’arte e di architettura e organizzato, in concomitanza con le sue personali, laboratori per bambini. Dal 2009 al 2015 ha ideato e coordinato attività, eventi, progetti di inclusione sociale e ne ha curato la comunicazione visiva. Ha ereditato dal padre Stefano, pittore e scultore, il talento e la passione per l’arte che ha sempre coltivato. Quando organizza una propria esposizione ama collaborare e interagire con colleghi, video-artisti, fotografi e, ispirata dalla musica dal vivo, con musicisti jazz. Maria Grazia Schinetti, storica dell’arte ha scritto di lei “Nelle opere di Margherita c’è una poetica per cui l’immagine non è solo piacere degli occhi, ma vive in una dimensione che soddisfa tutte le sensazioni. Così tanta arte “al femminile” coinvolge una pluralità di percezioni, quali il tatto, l’odorato, l’udito, cioè il corpo nel suo insieme, non inibito dal predominio della vista”. www.margheritacavallo.it
Il prossimo incontro sarà con yukoh Tsukamoto il prossimo 28 marzo 2019
GIOVEDI' 28 FEBBRAIO 2019
DALLE 19,00 ALLE 20,00
L’incontro del 28 febbraio è il terzo di un ciclo curato da LeoNilde Carabba con la collaborazione di Antonella Prota Giurleo, Margherita Cavallo e yukoh Tsukamoto.
LA GRAMMATICA DEL FUOCO. Micro-personale di LeoNilde Carabba
“Le opere di LeoNilde Carabba sono da esperire immergendosi completamente in esse e lasciandosi condurre in un viaggio della coscienza e della conoscenza che si svolge per gradi:i dipinti si possono osservare infatti attraverso la luce naturale, al buio totale o illuminati dalla lampada di wood. Un tipo di esperienza che potrebbe anche spiazzare – come tutte le veritàsvelate – ma LeoNilde, con il suo disarmante sorriso e la sua profonda consapevolezza, spiega il valore di tali processi di visionari all'arte come all'esistenza ….
Uno dei principali elementi catartici nella poetica di LeoNilde è il superamento delle dualità che ella, nello “spazio sacro” della tela o tavola, rappresenta per quello che sono realmente, ovvero complementarietà senza opposizione. Maschile e femminile, vita e morte, buio e luce sono colti nel superamento dell'antitesi dentro forme e colori che decodificano la loro reciproca appartenenza.... Il suo è uno spirito libero che liberamente si muove, rompendo confini e aprendo nuove strade, come solo una vera artista può fare”.
Cristina Trivellin, ottobre 2018 - Dal catalogo Ri-Illuminare la TerraPer la personale a Garwain Verlag & Kunstprojekte Kallembach Koblenz
Saranno presenti 2 opere su tavola 100 cm. di diametro dalla Serie “La Grammatica del Fuoco”già esposte a Palazzo Lombardia nel maggio/giugno 2017 durante la mostra “BLACK LIGHT ART – la luce che colora il buio” a cura di Gisella Gellini e Fabio Agrifoglio. Sarà anche esposta una tela 100 x 1'00 cm. dal titolo evocativo: “Arancione e/o dell'arrendersi gioiosamente al proprio destino”. Già esposto nel novembre 2017 alla Pinacoteca Civica di Como durante un'altra mostra del gruppo Black Light Art.
L'artista ci parlerà della genesi delle opere e del suo processo creativo. Per maggiori informazioni : www.leonildecarabba.it sia la sua pagina personale sul sito dell'Alveare.
Segue cena conviviale.
GIOVEDI' 7 FEBBRAIO 2019
dalle 19,00 alle 20,00
VideAndo
Proiezioni video delle artiste LeoNilde Carabba, Sara Juárez Batista,Lola Lòpez-Còzar, Antonella Prota-Giurleo
Secondo di un ciclo di incontri a cura di LeoNilde Carabba con la collaborazione di Margherita Cavallo, Antonella Prota Giurleo, e yukoh Tsukamoto.
Segue cena conviviale
Nel corso dell’incontro di giovedì 7 febbraio saranno presentati quattro video:
Danzando attorno all’Uno
Video su un’opera di LeoNilde Carabba con musica originale di Marcela Pavia. Durata 7’ e 49’’
Un dialogo sul femminismo: il rapporto tra donne
Direzione, produzione e montaggio di Sara Juárez Batista.
Durata 12’ 50’’
Mani dicenti di Antonella Prota –Giurleo,
Musiche di Fanny Mendelsoohn suonate al pianoforte da Lorena Portaluppi e tradizionali indiane, registrazione Lahari Recording Co di Bangalore.
Durata 11’ 30’’
Graphopema
di Lola Lòpez – Còzar
Musiche di Delano, Javier Baltar, Vladimir Sterzer, Velpister, Julien Allioux, Sergey Kovchik y Zero-Project.
Durata20’32’’
L’incontro del 24 gennaio è stato il primo del ciclo curato da LeoNilde Carabba con la collaborazione di Margherita Cavallo, yukoh Tsukamoto e di Antonella Prota Giurleo.
GIOVEDI' 24 GENNAIO 2019 DALLE 18,30 ALLE 20,00
LibrArtarsi: mostra collettiva di libri d’artista
Il libro d’artista ha ormai una storia. L’elaborazione di forme e modalità espressive è ampia, pur conservando ogni opera un “unicum” nella scelta di tecniche e materiali anche quando si ricorre ad una tiratura sia pur limitata di esemplari. Durante l’incontro si avrà modo di confrontarsi verbalmente, visivamente e tattilmente con vari esempi di libro oggetto, libro a fisarmonica o leporello, libro collettivo, piccole edizioni preziose, plaquette d’artista, libro alterato. Tra le piccole edizioni preziose, quelle del Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy, delle collane Alla pasticceria del pesce e Signum, edizioni d’arte curate da Claudio Granaroli e Quaderni d’Orfeo di Roberto Dossi. Tra le plaquettes, quelle edite da Paolo Cabrini per Pratiche dello Yaje. Trovo particolarmente efficace ciò che Cristina Rossi ha scritto sul libro d’artista in occasione di una mostra che abbiamo curato, a partire da suggestioni ispirate agli scritti di Lalla Romano “I materiali più diversi con i quali sono realizzati i libri d’artista, alcuni in un unico esemplare, dalle fibre della carta a mano a quelle tessili, dalla plastica al metallo, creano un insieme sobrio e scelto di oggetti che ben interpretano una questione fondante, quella del rapporto tra le arti e, in particolare, tra letteratura e pittura”
Antonella Prota-Giurleo
Artiste:
Giuliana Bellini, Maddalena Bolis, Anna Boschi, Angela Caporaso, LeoNilde Carabba, Carla Carpani, Ludovica Cattaneo, Margherita Cavallo, Chiò (Marina Chiocchetta), Marisa Cortese, Patrizia Di Siro, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Dorothea Fleiss, Anna Frigerio, Ornella Garbin, Antonella Goto, Grupo Graha Azul, Silvia Lissa, Nadia Magnabosco,Marilde Magni, Monica Mendez, Maria Mesch, Susanne Muller Baj, Antonella Prota-Giurleo,Alina Rizzi, Roberta Rocca, Monica Scardecchia, Evelina Schatz, Dana Sikorska, topylabrys, Micaela Tornaghi, yukoh Tsukamoto, Veronika Van Eyck, Rosanna Veronesi, Anna ZadrosHansen, Isabel Jover. Testi di Anna Aurenghi e di Gabriella Lazzerini.